TEGOPLAST è un elemento modulare realizzato in plastica riciclata, con funzione principale di alleggerimento, progettato per essere impiegato nella realizzazione di varie tipologie di solai in cemento armato.
Preliminarmente i travetti vengono distanziati tra loro ponendo alle due estremità un elemento Tegoplast al fine di ottenere un corretto parallelismo tra essi.
Disposti tutti i travetti, l’operatore fermo in corrispondenza di una delle estremità inserirà via via tutti i TEGOPLAST aperti, senza forzarli, seguendo il verso indicato dalle frecce riportate su ciascun elemento incastrandoli tra loro uno di seguito all’altro facendoli slittare fino al completamento della fila.Alle due estremità di ciascuna fila va inserito TEGOPLAST nella versione chiuso a destra o chiuso a sinistra oppure si può utilizzare il tappo da applicare su TEGOPLAST APERTO per evitare che il calcestruzzo debordi durante la fase di getto.Durante la fase di posa è consigliabile far corrispondere trasversalmente i TEGOPLAST al fine di far coincidere il preforo inciso su ognuno di essi specularmente per poter inserire spezzoni di tubo corrugato utile al passaggio degli impianti.Qualora fosse necessario realizzare nervature trasversali di irrigidimento e o zone ribassate, esse possono essere realizzate inserendo pezzi speciali (TEGOPLAST di minore altezza e lunghezza cm 25) e TAPPI PARZIALI per le chiusure laterali fra i TEGOPLAST di diverse altezze
Il rialzo longitudinale si inserisce per livellare il TEGOPLAST quando l’appoggio avviene tra un travetto e il tavolato di una trave con dislivello di cm 1,5.
Quando è necessario effettuare un taglio longitudinale del TEGOPLAST per ridurne la larghezza ed adattarlo al minor interasse tra i travetti si utilizza la GIUNZIONE LONGITUDINALE che permetterà di ricomporre le due parti laterali.
Tramite la predisposizione di cui TEGOPLAST è dotato sui fianchi laterali e sfruttando il vuoto al di sotto di esso è possibile installare delle canalizzazioni mediante spezzoni di tubo corrugato del diametro di 40 mm, in senso sia trasversale che longitudinale, utili al passaggio di impianti elettrici, idrici, di riscaldamento.
Tale fase prevede la disposizione dell’armatura superiore nelle nervature, a momento negativo, opportunamente dimensionata e ancorata alla trave principale.
Successivamente posare l’armatura di ripartizione costituita generalmente da una rete elettrosaldata poggiandola sui TEGOPLAST che grazie alla costola (indicata dalla freccia a lato) sporgente di cui sono dotati, la distanzia uniformemente senza l’ausilio di distanziatori, ciò garantisce un idoneo inglobamento nel calcestruzzo.
Il getto deve essere effettuato in condizioni igrotermiche appropriate. Prima del getto non è necessaria la bagnatura dei TEGOPLAST (come invece deve avvenire per i laterizi), in quanto essendo impermeabili non assorbono l’acqua d’impasto del calcestruzzo.
Ciò consente l’ottimale idratazione, non lo indebolisce, ne migliora la lavorabilità e ne facilita il ricoprimento dei ferri dell’armatura. Durante il getto effettuare la vibrazione del calcestruzzo in modo da limitare il più possibile la formazione di vuoti.
Iniziare il getto riempendo prima le travi, le fasce piene, i cordoli proseguendo con le nervature e la soletta superiore, evitando interruzioni di getto.
Man mano che si effettua il getto di calcestruzzo, posizionare negli appositi fori i PIOLI SEGNAGETTO dell’altezza voluta, a seconda dello spessore della soletta, almeno uno ogni tre TEGOPLAST. In tal modo viene garantita la planarità del getto evitando inutili sprechi di calcestruzzo.
Possono essere predisposti prima del getto eventuali tiranti per controsoffitti distaccati dall’intradosso del solaio semplicemente forando il TEGOPLAST con un trapano.
L’intradosso del solaio va chiuso dopo aver effettuato preliminarmente il passaggio degli impianti tecologici. La chiusura può essere effettuata con qualsiasi tipo di controsoffitto.La struttura metallica di sostegno può essere ancorata direttamente all’intradosso del solaio o sospesa con tiranti già predisposti in fase di getto o ancorati successivamente.Sul controsoffitto vanno interposti idonei pannelli termoisolanti al fine di garantire un’efficace protezione termoacustica ed evitare il fenomeno della termoforesi o rigatura dei soffitti che frequentemente appare all’intradosso dei solai in laterocemento con intonaco.
Ad integrazione degli elementi TEGOPLAST (previsti nella tabella)si possono utilizzare le versioni aperte dx o sx per le testate,TEGOPLAST.1225 per zone ribassate o travetti rompitratta ed altripezzi speciali quali: TAPPI, TAPPI PARZIALI ecc.
Per il calcolo del peso del calcestruzzo si è considerato il peso specifico di 2,40 kg / l
Solaio piano o inclinato, di altezza H =…+… cm, a struttura mista costituita da travetti in cemento armato normale o precompresso con alleggerimento di elementi modulari in plastica riciclata TEGOPLAST compresi gli accessori di chiusura da disporre alle estremità delle file (TAPPI), e nei salti di altezza tra elementi accostati (TAPPI PARZIALI) ed altri accessori necessari.
Posto in opera fino ad un’altezza utile massima di mt 3,50 dell’interpiano, a nervature parallele, compreso i ferri d’armatura, la rete di ripartizione, questa da computarsi a parte, i travetti rompitratta, la fornitura in opera del calcestruzzo per il riempimento dei travetti e la formazione della caldana superiore, comprese le armature provvisorie di sostegno.
(TRAVETTO DOPPIO INTERASSE 62 CM)
Per il calcolo del peso del calcestruzzo si è considerato il peso specifico di 2,40 kg / l
Solaio piano o inclinato, di altezza H =…+… cm, a struttura mista costituita da travetti in cemento armato normale o precompresso con alleggerimento di elementi modulari in plastica riciclata TEGOPLAST compresi gli accessori di chiusura da disporre alle estremità delle file (TAPPI), e nei salti di altezza tra elementi accostati (TAPPI PARZIALI) ed altri accessori necessari.
Posto in opera fino ad un’altezza utile massima di mt 3,50 dell’interpiano, a nervature parallele, compreso i ferri d’armatura, la rete di ripartizione, questa da computarsi a parte, i travetti rompitratta, la fornitura in opera del calcestruzzo per il riempimento dei travetti e la formazione della caldana superiore, comprese le armature provvisorie di sostegno.
Preliminarmente i travetti vengono distanziati tra loro ponendo alle due estremità un elemento Tegoplast al fine di ottenere un corretto parallelismo tra essi.
Disposti tutti i travetti, l’operatore fermo in corrispondenza di una delle estremità inserirà via via tutti i TEGOPLAST aperti, senza forzarli, seguendo il verso indicato dalle frecce riportate su ciascun elemento incastrandoli tra loro uno di seguito all’altro facendoli slittare fino al completamento della fila.Alle due estremità di ciascuna fila va inserito TEGOPLAST nella versione chiuso a destra o chiuso a sinistra oppure si può utilizzare il tappo da applicare su TEGOPLAST APERTO per evitare che il calcestruzzo debordi durante la fase di getto.Durante la fase di posa è consigliabile far corrispondere trasversalmente i TEGOPLAST al fine di far coincidere il preforo inciso su ognuno di essi specularmente per poter inserire spezzoni di tubo corrugato utile al passaggio degli impianti.Qualora fosse necessario realizzare nervature trasversali di irrigidimento e o zone ribassate, esse possono essere realizzate inserendo pezzi speciali (TEGOPLAST di minore altezza e lunghezza cm 25) e TAPPI PARZIALI per le chiusure laterali fra i TEGOPLAST di diverse altezze
Il rialzo longitudinale si inserisce per livellare il TEGOPLAST quando l’appoggio avviene tra un travetto e il tavolato di una trave con dislivello di cm 1,5.
Quando è necessario effettuare un taglio longitudinale del TEGOPLAST per ridurne la larghezza ed adattarlo al minor interasse tra i travetti si utilizza la GIUNZIONE LONGITUDINALE che permetterà di ricomporre le due parti laterali.
Tramite la predisposizione di cui TEGOPLAST è dotato sui fianchi laterali e sfruttando il vuoto al di sotto di esso è possibile installare delle canalizzazioni mediante spezzoni di tubo corrugato del diametro di 40 mm, in senso sia trasversale che longitudinale, utili al passaggio di impianti elettrici, idrici, di riscaldamento.
Tale fase prevede la disposizione dell’armatura superiore nelle nervature, a momento negativo, opportunamente dimensionata e ancorata alla trave principale.
Successivamente posare l’armatura di ripartizione costituita generalmente da una rete elettrosaldata poggiandola sui TEGOPLAST che grazie alla costola (indicata dalla freccia a lato) sporgente di cui sono dotati, la distanzia uniformemente senza l’ausilio di distanziatori, ciò garantisce un idoneo inglobamento nel calcestruzzo.
Il getto deve essere effettuato in condizioni igrotermiche appropriate. Prima del getto non è necessaria la bagnatura dei TEGOPLAST (come invece deve avvenire per i laterizi), in quanto essendo impermeabili non assorbono l’acqua d’impasto del calcestruzzo.
Ciò consente l’ottimale idratazione, non lo indebolisce, ne migliora la lavorabilità e ne facilita il ricoprimento dei ferri dell’armatura. Durante il getto effettuare la vibrazione del calcestruzzo in modo da limitare il più possibile la formazione di vuoti.
Iniziare il getto riempendo prima le travi, le fasce piene, i cordoli proseguendo con le nervature e la soletta superiore, evitando interruzioni di getto.
Man mano che si effettua il getto di calcestruzzo, posizionare negli appositi fori i PIOLI SEGNAGETTO dell’altezza voluta, a seconda dello spessore della soletta, almeno uno ogni tre TEGOPLAST. In tal modo viene garantita la planarità del getto evitando inutili sprechi di calcestruzzo.
Possono essere predisposti prima del getto eventuali tiranti per controsoffitti distaccati dall’intradosso del solaio semplicemente forando il TEGOPLAST con un trapano.
L’intradosso del solaio va chiuso dopo aver effettuato preliminarmente il passaggio degli impianti tecologici. La chiusura può essere effettuata con qualsiasi tipo di controsoffitto.La struttura metallica di sostegno può essere ancorata direttamente all’intradosso del solaio o sospesa con tiranti già predisposti in fase di getto o ancorati successivamente.Sul controsoffitto vanno interposti idonei pannelli termoisolanti al fine di garantire un’efficace protezione termoacustica ed evitare il fenomeno della termoforesi o rigatura dei soffitti che frequentemente appare all’intradosso dei solai in laterocemento con intonaco.